Si Racconta

Cordignano ha vissuto gli avvenimenti di molte epoche, ma la storia non la fanno solo i fatti o i monumenti: un territorio si racconta anche attraverso le sue persone.

Questa sezione vuole dare una breve panoramica della storia, delle tradizioni e delle persone di Cordignano

La Storia

Una Storia

Tradizioni

PREALPI IN FESTA

Arriva l’autunno ed è ora di Prealpi in Festa. Cordignano profuma di legno appena scolpito, si colora del marrone della castagne e si anima di volontari all’opera. La piazza e le vie del paese ospitano i maestri del legno e la mostra mercato dei prodotti agricoli e artigianali delle Prealpi. Prendono forma quindi una serie di eventi che promuovono la cultura, l’arte, i prodotti tipici del territorio e le tradizioni nostrane.

I CARBONAI

Il Pojat: è il nome dialettale della carbonaia, cioè del cumulo di legna, che adeguatamente posto subisce il processo di carbonizzazione, attraverso una lentissima combustione. Quello del “carbonaio” era un lavoro molto praticato fino al termine del secondo conflitto mondiale, ma soprattutto un metodo ingegnoso di sfruttare le risorse del bosco.

Oggi si indica con lo stesso nome la ricostruzione, in località Lamar, del campo di lavoro del carbonaio.

“Nel giugno 1983 un gruppo di ex carbonai di Villa di Villa (TV), ha costruito in località Lamar nella Foresta del Cansiglio, quello che era esattamente il campo di lavoro del carbonaio, con la volontà di far conoscere alle nuove generazioni un mestiere scomparso, affinché non si perda anche il bagaglio di solidarietà, d’inventiva, capacità di soffrire che ancora oggi ci fa leggere ben chiaro nei volti di questi uomini l’amore per la montagna”. Dal libro “I carbonai”.

Foto di Riccardo Carlet

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IL PANEVIN

Il simbolico falò trae le sue origini dalla tradizione agricola e vuole fungere da benevolo portatore di fortuna per l’anno che va a cominciare. Nella sera del 5 gennaio, il fuoco distrugge simbolicamente le sfortune del passato e dalla direzione delle faville e del fumo che si levano dal cumulo di sterpi e legno, si traggono gli auspici.

Tradizione vuole che in occasione del Panevin vengano distribuite pinza e vin brulè

Per un perfetto Panevin? Larga la base, streta la ponta, sul pal su in zima la vecia se donta…e dopo qualche fiamada la prevision: fuische a matina, ciol su al sac e va a farina; fuische a sera, poenta a pien cagliera; fuische a mesodì, poenta tre volte al dì.

Foto di Elvio De Nardi

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